Il mio viaggio

Sbagliando s’impara… e si cresce!

Lasciai Bowness-on-Windermere a fine novembre 2015. Andai via di corsa, senza minimamente pensare al domani. In un batter d’occhio, dal meraviglioso Lake District, mi ritrovai ancora una volta nel paesino in cui ero cresciuto, alle porte di Napoli.
In soli sette mesi avevo realizzato sogni su sogni. Avevo messo piede in circa 30 stadi inglesi, stavo imparando una nuova lingua e soprattutto avevo racimolato un po’ di soldi: mi sentivo imbattibile…

Poi, nel giro di qualche mese, la vita iniziò a colpirmi duro, senza nessuna pietà.
Le persone incontrate sul mio cammino tra l’inverno del 2015 e l’estate del 2016, che valutavo tanto importanti nella mia vita, furono una vera e propria delusione. Quella ragazza che diceva d’amarmi provai a capirla e sostenerla in tutti i modi. C’ero sempre per lei, per la sua famiglia e per i suoi amici, dimenticandomi troppe volte di me stesso e delle persone realmente importanti.
Provai a starle dietro per mesi, ma ogni volta ne uscivo sempre peggio. Nel giro di sei mesi persi il mio equilibrio, sperperai quasi tutti i soldi che mi ero faticosamente guadagnato e tutte le mie sicurezze non facevano altro che spegnersi ogni giorno di più. Non avevo più forze. Ero sfinito, mentalmente e fisicamente.

La mia unica speranza era quella di tornare in Inghilterra e così, il 9 giugno 2016, sbattendomene di tutto il resto, feci i bagagli e me ne tornai ancora una volta a Bowness-on-Windermere: il ristorante in cui avevo lavorato l’anno prima mi stava aspettando. Nel giro di un paio di giorni ritrovai la luce e la mia felicità. In circa due mesi, insieme a Lucio, amico di tante avventure, visitai più di 70 stadi inglesi e scozzesi. L’Inghilterra mi stava salvando nuovamente, fin quando, il mio essere troppo buono, mi portò ancora una volta lontano da quei luoghi a cui sentivo di appartenere.

I primi di agosto tornai di nuovo Napoli, dimenticandomi ancora una volta di me stesso. Nonostante tutto, è proprio in quei giorni che ricevetti l’ennesima lezione della vita: le persone non cambiano, e allora iniziai a cambiare io.

 

 

 

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